In un articolo della
Canadian Medical Association sono stati diagnosticati e identificati disturbi mentali nei personaggi principali di Winnie the Pooh.
Christopher Robin: Schizofrenia. Un malfunzionamento nella percezione della realtà che è sicuramente evidente nel bambino protagonista Christopher, che lo porta ad avere allucinazioni in cui immagina che i suoi giocattoli sono vivi e gli parlano.
Winnie The Pooh: Bulimia. Anche se non si può considerare come un disturbo mentale, la bassa autostima di Pooh è il risultante psicologico nel suo eccessivo bisogno per il miele.
Pimpi: Disturbo d’ansia generalizzato. Una condizione mentale in cui ogni cosa è fonte di stress. Il maialino diventa eccessivamente nervoso diverse volte e questo è evidente nel modo in cui le orecchie sottilmente si contraggono.
Tigro: Sindrome da deficit di attenzione e iperattività. Il tigrotto è affetto da ADHD. Non riesce a controllare la sua iperattività ed è estremamente impulsivo.
Tappo: Ossessivo compulsivo. Un disturbo d’ansia in cui la persona soffre di pensieri ossessivi e tendenze compulsive. Questi possono essere visti nel coniglietto con azioni incontrollabili come la pulizia a livello estremo.
Uffa: Disturbo Narcisistico di Personalità. Il gufo è eccessivamente preoccupato di se stessi. Crede di essere l’animale più intelligente. Per alcuni soffre anche di Dislessia.
Ih Oh: Depressione. Stato mentale caratterizzato da un sentimento sconsolato e cupo e mancanza di attività. Senza tante spiegazioni, il disturbo è più che evidente nell’asinello.
Kanga: Sindrome della Leonessa. Madre iperprotettiva, è chiaramente ossessionata dal controllo del suo piccolo Ro.
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Non so se avevate già letto questo articolo online, mi è sembrato un po forzato affibbiare un'etichetta psicopatologica a ogni personaggio ma in effetti ogni personaggio ha alcune peculiarità che lo differenziano dagli altri quindi penso sia normale che queste caratteristiche di ognuno vengano ENFATIZZATE (tramite i loro comportamenti e stati d'animo) poiché si tratta di racconti per bambini e si sa che per catturare l'attenzione dei bambini bisogna colorare il più possibile i personaggi che all'occhio di un adulto possono sembrare "disfunzionali" ma in fondo qualunque madre è un po' leonessa, qualunque persona in preda a brutti momenti è un po' depressa, qualunque persona che tiene alla pulizia è un po' ossessiva.. il limite si supera quando questi schemi cognitivi, emotivi e comportamentali diventano disfunzionali cioè quando vanno a intaccare il funzionamento dell'individuo e i suoi contesti relazionali, sociali e lavorativi. Non mi sembra che questi personaggi stiano superando un limite tale da influenzare negativamente i bambini che li vedono, piuttosto mi sembra che chi etichetti questi personaggi con categorie psichiatriche abbia invece superato un po' il limite ^^" anche a me piace giocare a "indoviniamo che disturbo psicologico ha questo personaggio?" però stiamo attenti a non esagerare, per noi grandi è facile dare diverse interpretazioni a un personaggio ma a volte un orsetto a cui piace il miele è semplicemente un orsetto a cui piace il miele, soprattutto per i bambini che non hanno ancora questi preconcetti così giudicanti che abbiamo interiorizzato noi