Una lettura psicoanalitica di Biancaneve

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˜Princess Belle
view post Posted on 13/2/2013, 19:04 by: ˜Princess Belle
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Io voglio vivere di avventure...e lo vorrei sempre di più <3

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Ottimo lavoro tesorina :D
Mamma mia è davvero molto interessante, mi ha colpito molto :) Aggiungerei una precisazione :D se mi permetti <3

CITAZIONE
Il bambino di quell’età si immedesima così nel protagonista della fiaba, e diventa l’eroe che deve inevitabilmente fuggire, intraprendere viaggi, correre rischi e soffrire prima di essere pronto a trovare un’altra persona pronta a unirsi a lui in una relazione che dia un significato permanente alla vita di entrambi: per questo ogni fiaba finisce sempre con un “e vissero felici e contenti”, perché per il bambino il lieto fine è la speranza che un giorno, nonostante gli ostacoli della vita e nonostante la lontananza dai suoi genitori e dall’ambiente familiare, possa trovare la sua identità, in se stesso e in qualcun altro in cui può identificarsi ovvero la sua futura dolce metà, insieme alla serenità fisica e emotiva ed alla felicità.

Questo viaggio che il ragazzo compie alla scoperta di se stessi altro non è che un rito di iniziazione, molto comune nelle favole, che porta il passaggio dall'adolescenza alla maturità. Infatti poi, come hai spiegato perfettamente, Biancaneve diverrà donna. Questo viaggio non può essere compiuto se i genitori sono accanto al ragazzo, perché ne intaccherebbero la formazione, questo spiegherebbe anche il perché nelle favole spesso i protagonisti sono orfani di uno o entrambi i genitori o vengono abbandonati (Pollicino, Hansel e Gretel, ecc).
 
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10 replies since 12/2/2013, 21:30   12019 views
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